LA STORIA

Il territorio circostante fu abitato sin dall'Età del Bronzo come testimoniato dalla presenza del menhir di Ussano. In epoca bizantina, Caprarica ospitò un insediamento di basiliani, i quali costruirono una necropoli e una chiesa di cui si conservano alcuni frammenti di affreschi tra i quali si distingue un santo barbuto, forse San Paolo. Caprarica viene menzionata per la prima volta in alcuni documenti risalenti all'XI secolo, quando era un piccolo casale appartenente alla Contea di Lecce  e al Principato di Taranto. Nel 1201 il casale passò sotto il dominio di Gualtieri III di Brienne e successivamente nel XIV secolo appartenne agli Orsini Del Balzo. Nel 1480, Caprarica accolse i profughi della vicina città di Roca, saccheggiata e rasa al suolo dai Turchi in concomitanza dell'assedio di Otranto, e conobbe un aumento significativo della propria popolazione. Tra il XV e il XVII secolo il casale fu signoria di molte famiglie feudali, tra le quali i Bonsecolo, i Condò, i Guarino e i Principi Adorno. Gli ultimi feudatari di Caprarica furono i Giustiniani, che ne acquisirono il possesso nel 1676, e i baroni Rossi.
 
 
 
LUOGHI DA VISITARE
 
Il Palazzo Baronale occupa la zona adiacente a Piazza Vittoria. La facciata, in stile tardo-rinascimentale, è in pietra leccese. Su di essa si apre un portale d'ingresso. Il balcone centrale presenta motivi decorativi floreali. Grandi palme e aranceti donano al cortile un gusto orientale ed esotico. Una torretta, con al centro lo stemma della casata, sancisce l'angolo tra Piazza Vittoria e Via Calimera. L'arredamento, sobrio ed elegante, riporta all'essenza stilistica dei due secoli recenti: elementi barocchi si fondono con tracce di liberty. Suggestiva la visita al frantoio ipogeo "ritrovato" grazie agli scavi condotti dall'Università del Salento.
 
La Cappella del Crocefisso venne costruita dal marchese Fabiano Giustiniani nella prima metà del XVIII secolo. Ad uno sguardo superficiale la cappella sembrerebbe di stile tardo rinascimentale, ma all'interno rispecchia pienamente i canoni del barocco leccese e per questo è considerata uno dei gioielli nascosti del barocco leccese. Internamente la chiesetta è caratterizzata da una pianta a croce latina con un'unica navata e conserva, sul suntuoso altare maggiore, un prezioso crocifisso ligneo.  L'altare principale è riccamente decorato con foglie, frutti e angeli. In questi ultimi è evidente la tradizione barocca poiché hanno occhi e bocca socchiusi. Sul lato sinistro vi è un altro altare dedicato a San Michele e sorretto da due colonne intagliate nella pietra leccese.
 
La Cappella della Madonna del Carmine risale al 1700, anche se alcune tracce lasciano supporre date precedenti. Un tempo all'edificio era annesso un convento dei Carmelitani, probabilmente cacciati via durante le lotte degli iconoclasti. E' situata in Largo San Marco di fronte ai giardini pubblici. Si possono ammirare tre altari. Uno di essi è dedicato a Santa Lucia, mentre l'altro a San Marco. Santi che animano le Fiere di Caprarica di Lecce. Nel corso degli anni la Cappella ha subito vari restauri. L'ultimo ha consentito il recupero di vari reperti interessanti: alcune finestre del presbiterio, tombe dove erano seppelliti monaci del convento, uno stemma sul soffitto che riporta uno scudo con una montagna circondata da stelle.
 
La Cappella di Santa Maria sorge all'angolo tra via Cisterna vecchia e la via vecchia per Martignano. All'interno essa si presenta limpida e pulita con un pavimento realizzato in cemento bianco e graniglia verde che forma dei motivi floreali. Sul retro vi è un piccolo giardino con una casetta ed una scala che porta al piccolo campanile di gusto neogotico, il quale termina con la guglia centrale rivestita in cemento e decorata con croci multicolori.
 
La Serra di Caprarica di Lecce è un grande parco immerso nel verde dove poter trascorrere piacevoli giornate all'insegna della riscoperta della natura. Tante le iniziative che vedono protagoniste la Serra di Caprarica ogni anno come la Pasquetta, una giornata ricca di musica, giochi e divertimento. Percorsi in mountain-bike, passeggiate in pony, partite di calcetto sono solo alcune delle attività che si possono svolgere in questo luogo meraviglioso.