ELENCO :: I BORGHI :: LIGURIA :: SOLDANO

LA STORIA

Il primo documento che attesta l’esistenza dell’abitato di Soldano risale al 1257 anno in cui venne stilato un atto notarile relativo alla vendita di una terra situata nel castrum di Soldano. Con il termine castrum si era soliti indicare nel Medioevo un raggruppamento di abitanti all’interno di una cinta fortificata. Già durante l’età preromana la zona dell’odierna Soldano era frequentata da tribù appartenenti alla popolazione dei Liguri Intemeli i quali costruirono una serie di strutture fortificate, note come “castellari”, che avevano funzioni difensive e protettive di piccoli abitati rurali e dove gli abitanti dei villaggi circostanti si rifugiavano in caso di emergenza. Dopo la caduta dell’Impero romano, la zona fu interessata dalle incursioni di orde barbariche, in particolare di Vandali Successivamente vi fu una breve dominazione ostrogota, poi il territorio della liguria passò sotto il dominio dei Longobardi di Rotari, fino all’arrivo dei Franchi di Carlo Magno Nel 1486 il borgo era ancora racchiuso nella cinta muraria e non si era registrato un incremento delle abitazioni. Nel 1499 scompare l’attributo Castrum e l’abitato di Soldano di diventa Villa, termine che designa un villaggio sviluppatosi all’aperto in contrapposizione al borgo e al castello. La documentazione antica relativa a Soldano è scarsa, essendo andata perduta nel corso delle contese che videro in lotta le grandi famiglie degli Adorno e di Fregoso, dei Grimaldi di Monaco e dei Doria di Dolceacqua.
Il primo dato relativo agli abitanti è riportato in un manoscritto del 1629 dove Soldano compare con "43 fuochi" e "181 anime". Dai registri municipali dell'epoca si desume che i pagamenti si effettuassero in natura (olio di oliva); nel 1686 a causa delle forti gabelle imposte da Ventimiglia ("gabella della pinta" e gabella del pane") e del malcontento delle popolazioni limitrofe si assiste alla separazione delle otto "ville" ed all'istituzione della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi che comprendeva gli insediamenti di Soldano, San Biagio, Vallecrosia, Camporosso (le cui rivendicazioni iniziarono nel 1673), Bordighera, Vallebona, Sasso e Borghetto San Nicolò. Tale separazione coincise con un lungo periodo di prosperità per l'ottima amministrazione locale e l'assenza di pesanti gabelle.
La Magnifica Comunità cessò di esistere come soggetto politico nel 1797, anno di costituzione della Repubblica Ligure che governò fino al 1805 per poi passare sotto il dominio del napoleonico Primo Impero francese. Con la dominazione napoleonica la comunità di Soldano rientrò nel cantone di Bordighera nella giurisdizione delle Palme, con Sanremo come capoluogo; nel 1803 passò nell'XI cantone della Roja nella giurisdizione degli Ulivi (capoluogo Oneglia). Dal 1805, con il passaggio della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese, Soldano rientrò nel cantone bordigotto del Dipartimento delle Alpi Marittime. Fu annesso al Regno di Sardegna nel 1815 dopo il Congresso di Vienna del 1814, a seguito della caduta di Napoleone Bonaparte. Facente parte del Regno d'Italia dal 1861, dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel I mandamento di Bordighera del circondario di Sanremo facente parte della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di Imperia).
Nel 1860 in seguito allo straripamento del torrente Verbone l'antica chiesa parrocchiale viene allagata e successivamente abbandonata procedendo alla costruzione dell'attuale parrocchiale in "piazza San Giovanni Battista" detta Nuova un tempo sede del cimitero. Nel XX secolo varie sono le vicende amministrative: il 6 dicembre 1923 i comuni di San Biagio della Cima e Soldano sono soppressi ed i loro territori uniti a quelli di Vallecrosia. Il 7 agosto 1925 Soldano è riconosciuto come comune autonomo e di nuovo il 15 aprile 1928 aggregato a San Biagio della Cima fino al 22 novembre 1946.
 
LUOGHI DA VISITARE
 
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, nel centro storico, costruita nel XV secolo, in stile barocco, conservante nel suo interno il cinquecentesco polittico raffigurante san Giovanni Battista, recentemente restaurato.
Oratorio di San Giovanni Evangelista. Costruito nel Quattrocento, posto fuori le mura del paese e di dimensioni più piccole rispetto a quelle attuali, conserva il portale in pietra nera del 1594.