Il centro di Pari (GR) sorge sulla vetta di un colle, presso cui sono venuti alla luce alcuni reperti di un villaggio risalente al Paleolitico superiore e frequentato anche in epoca etrusca e romana. Il centro attuale è di origine medievale, con impianto urbanistico caratterizzato da strette strade ad andamento grossolanamente circolare, che seguono le curve di livello del colle. Fu possesso degli Ardengheschi e passò quindi al Comune di Siena nel XIII secolo, in possesso di varie famiglie senesi (Rinuccini, Squarcialupi, Forteguerri, Buonsignori e Malavolti). Alla metà del XVI secolo passò al Granducato di Toscana. Nel 1766 fece parte della "Provincia Inferiore", con capoluogo a Grosseto, successivamente denominata Compartimento Grossetano. Durante l'occupazione napoleonica fu distaccato come comune autonomo da quello di Campagnatico, con territorio confinante con i comuni di Monticiano, Murlo, Montalcino, Campagnatico e Roccastrada) e nuovamente soppresso pochi anni dopo con la Restaurazione. Nel 1920 ebbe nuovamente autonomia comunale, ma nel 1926 fu riunito al comune di Paganico, che due anni dopo prese il nome attuale di Civitella Paganico.
"Giro Pari”, il giro del paese lungo la via principale, così chiamato perchè segue un andamento circolare.
Sosta “agli archi” struttura ancora intatta del vecchio castello di fronte alla casa natia del padre dello scrittore Federigo Tozzi.
Piazza Castelfidardo, sul muro della casa di fronte al
omega replica tabacchino si può ammirare un’antica pietra con incisioni di animali e fiori proveniente dall’antica chiesa preromanica di San Giorgio in Valoria della quale purtroppo non restano tracce.
Chiesa di San Biagio, di origine medioevale, venne restaurata una prima volta nel 1466 ad opera di papa Pio II e la parte anteriore venne ancora rimaneggiata nel 1850, con il riutilizzo delle pietre provenienti dalla diruta antica chiesa di San Giorgio in Valoria, all'esterno dell'abitato. Il campanile appartiene al XVII secolo e all'interno della chiesa, a navata unica, sono conservati dipinti seicenteschi ("Madonna con Bambino e Santi" e "Madonna con Bambino e i Santi Pietro e Giovanni Battista", opera della scuola di Domenico Beccafumi).
Oratorio di S. Croce di SS Fabiano e Sebastiano. Custodisce un dipinto quattrocentesco.
Palazzo, il vecchio palazzo di giustizia, da dove si può godere di un bellissimo panorama.